Caro amico visitatore,
se vieni a Roma non puoi assolutamente perdere: Trastevere!
Io funziono così, appena arrivano le belle giornate ed il sole torna a sorridere, io metto il muso fuori casa e mi concedo delle lunghe passeggiate…al parco vicino casa, al mare o per il centro.
Ed il mio sport preferito è sollevare il naso all’insù e gironzolare per i vicoli della città. Mi godo le voci, gli odori, osservo l’invasione dei rampicanti su palazzetti antichi, curioso nelle finestre dei primi piani alla ricerca di quei meravigliosi soffitti a cassettoni o con le travi lignee a vista.
Zompetto da un sanpietrino all’altro, scovo negozietti minuscoli, passaggi dimenticati, giardini segreti, mercati e ristoranti.
E così parto da Trastevere, quel rione di Roma (il XIII) che amo fin da bambina, uno dei cuori pulsanti della città e della romanità, insomma una visita imprescindibile secondo me.
E quindi cosa fare?
Seguitemi e preparate la macchinetta fotografica, gli occhi ed il cuore.
Si parte da piazza Giuseppe Gioacchino Belli, uno dei poeti romaneschi più celebri e procediamo per piazza Sonnino per qualche isolato fino a via della Lungaretta e poi via della Luce. Al 21 c’è il biscottificio Innocenti. Qui sembra che il tempo si sia bloccato, lo si capisce dagli arredi, dai biscotti vecchio stile, dalle vetrine e dal vecchio forno vintage che campeggia al centro del negozio.
Non so perchè, ma nell’afferrare la maniglia della porta d’ingresso (che io ho spinto anche se il cartello grida a caratteri cubitali “TIRARE”) ho cominciato a canticchiare “Comptine d’un autre été” e a sentirmi un po’ come Amelie nel cuore di Roma.
Ho acquistato un sacchetto di biscotti di vari tipi (vi consiglio quelli al latte, i ventagli di sfoglia e i baci di dama) che ho aperto non appena ho messo piede fuori dal negozio, ho annusato l’aria che sapeva di zucchero intorno al piccolo scrigno di delizie e ne ho mangiati un paio camminando soddisfatta.
Ritornando su via della Lungaretta, ho attraversato viale Trastevere e, proseguendo lungo la stessa stradina per una decina di minuti arrivate a piazza di Santa Maria in Trastevere e alla sua chiesa.
Entrate e lasciatevi incantare dai suoi mosaici dorati, dal silenzio delicato delle navate e dalla luce pallida che illumina le pareti entrando dalle finestre rade.
Mi sono seduta e mi sono guardata attorno fin su al soffitto i cui cassettoni creano un gioco geometrico e luminoso di croci e stelle.
Sul fianco della chiesa vi aspetta per pranzo Tonnarello, dove consiglio di provare un bel piatto di carbonara, che viene simpaticamente servita in padelle di metallo.
Una volta seduti ai tavoli di legno o marmo vi sembrerà di essere in una vecchia osteria, acqua servita nei fiaschi, cassette di legno usurato ed orpelli di ogni tipo.
Credo sia d’obbligo, poi, una lunga passeggiata immersi nei vicoli angusti.
Ma prima di infilarsi nel dedalo delle viuzze fate una breve sosta da Valzani, una vetrina un po datata al civico 37 di Via del moro, storica pasticceria del rione famosa per la produzione di dolcetti della tradizione e di praline variegate old school. Ho comprato mostaccioli, pangiallo e marasche (un tipo di ciliegia) ricoperte di cioccolato fondente.
E poi nuovamente in cammino: vi troverete davanti porticine e portoni bellissimi, sentirete il profumo di fiori e, alzando gli occhi, le bionde chiome di mimose odorose o i fili di panni colorati stesi ad asciugare.
Raggiungete piazza Trilussa, altro prestigioso poeta romanesco a cui su un lato della piazza è dedicata una statua. Una volta qui vi separa dal centro storico (zona piazza Navona) solamente Ponte Sisto, uno dei miei preferiti.
Continuo il mio tour fino ad arrivare alla piccola chiesa di Santa Dorotea, protettrice dei fiorai e proprio accanto scovo un negozio, un buchetto a dir la verità che vende abiti vintage ed accessori e questo me lo segno, si chiama Frankenstein.
Ci devo tornare.
N. B. Se avete tempo e voglia in mattinata da questa zona potete salire fino a Piazzale Garibaldi dove, alle 12 in punto, ogni giorno il cannone annuncia mezzogiorno!
(altre foto in fondo al post)