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home alone – capitolo 7: l’imbiancatura

19 Maggio 2022 19 Maggio 2022 flavia priolo383 views

Siamo entrati poi in una fase nuova, quella dove ho passato letteralmente infiniti pomeriggi davanti alla mazzetta dei colori e, dopo averli scelti, acquistati e passati sulla parete, mi sono resa conto di aver completamente toppato. Per tre volte. Ed ogni volta mi rimettevo sulla mazzetta a studiare e scegliere.

Ho tentato in tutto ciò anche di farlo con una certa celerità perchè l’operaio praticamente vive nel mio appartamento da inizio Febbraio mentre io no (è arrivato il momento di fare cambio, non credete?!?).

Ma torniamo ai colori.

Abbiamo deciso di utilizzare colori della Sikkens della palette 5051 color concept (colori matte stupendi con una resa che sto amando) perchè volevo osare con colori che fossero scuri ed ero sicura che se la palette fosse stata brillante e non matte mi sarei stufata dopo poco.

Considerando che ero partita con il desiderare una casa total white e asettica, quello del colore è stato proprio un azzardo quindi ho optato per una sola parete colorata per cucina, camera da letto e sala. Come già dicevo sopra non è stato facile scegliere le nuance (tranne per quello della cucina, scelto subito e amato ancor prima, ve lo mostrerò più in là), è stato un percorso un po travagliato ma alla fine ce l’ho fatta e devo dire di essere piuttosto soddisfatta.

Per la sala ho optato per un bellissimo verde oliva (è la parete che più amo della casa). Sono stata indecisa per tantissimo tempo su due colori che però mi convincevano solo a metà poi un giorno, stufa di questa indecisione ho letteralmente aperto a caso la mazzetta nella parte dei verdi, ho chiuso gli occhi ed ho puntato il dito.

Era a metà tra due verdi. Li ho presi tutti e due e provati sulla parete ed ho optato per quello in basso, il più scuro.

E questa è la parete dopo aver applicato una base di preparazione dello stesso colore e due mani di pittura:

Mentre tutte le altre pareti della casa sono di un color bianco sporco che io ho soprannominato “nocciolino” (più giù vi lascio il codice) anch’esso scelto totalmente a caso a conferma del fatto che spesso le scelte di pancia vincono a mani basse e soprattutto ci fanno perdere meno tempo!!!!!

La storia della camera da letto è la più complicata della casa e molti di voi già la conoscono.

Ho cambiato ben 4 sfumature di un color carta da zucchero che non voleva essere quello che sognavo. Dalla mazzetta scegliere e capire come verrà fuori il muro è praticamente impossibile a meno che non sei Paola Marella e non vivi h24 nel mondo delle ristrutturazioni, questo l’ho palesato subito e l’operaio mi è venuto incontro – esagerando un po’ – decidendo di pittare l’intera parete. Il primo colore era molto bello, tenue, opaco, perfetto.

Ma la parete, illuminata dalla luce del giorno, lo faceva sembrare un azzurrino cielo molto carino ma che faceva troppo camera del nascituro. (Allego diapositiva)

Ho comprato un altro colore. Inutile dire che, una volta entrata in casa, all’inizio mi è preso un colpo perchè mi sembrava lo stesso blu ansia che avevano scelto gli inquilini precedenti.

Mi sono mossa immediatamente per cambiare ed ho preso altri due sfumature, ma questa volta ho detto all’imbianchino di colorare solo una parte della parete sopra a quel blu che mi sembrava orrendo. Aiuto. Non capivo più niente.

Com’è andata a finire? Dopo due/tre giorni che il colore era in standby ad aspettare, ho scelto quel blu che mi pareva orrendo e che invece alla fine amo e che non vorrei cambiare per nulla al mondo. Bah, chi capisce la mente umana è sovrannaturale.


La cucina è il mio regno. Ci ho impiegato un mese per progettarla.

E’ stato difficile perchè all’inizio pensavo di volerla bianca (poi qui ci sarà da scrivere un capitolo a parte, wait for it!!), poi no, grigio chiaro.

E quindi per non rendere tutto triste nonostante la luminosità della casa ho voluto colorare la parete opposta ai fuochi, quella più libera per intenderci. Si, ma come? Basta googlare: abbinamenti con il grigio chiaro e già ti fai un’idea.

Poi se hai un’amica di nome Alessandra che ha i gusti molto simili ai tuoi, ti capisce ed in più è anche architetto sei a cavallo: “Prova col verde comodoro”. Una sfumatura che senza di lei non avrei mai visto neanche sulla luna e che è stata la mia scelta definitiva.

Infine il mio nocciolino, quello di cui vi parlavo sopra.

Tutto il resto della casa è di questo colore, per infondere e ristabilire la pace e l’equilibrio che da tanto non risiedevano in questo appartamento.

Ho fatto imbiancare anche la cabina armadio/studio di questo colore in attesa – forse?!? – di una carta da parati…ma dovrò dormici su parecchio…o forse no!

To be continued…

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