Così sono entrata a far parte del gruppo whatsapp del mio condominio.
E dopo i primi “Ciao Flavia!” e “Benvenuta cara!” è iniziato ciò che più temevo: l’invio di una serie di foto di tubature e soffitti con più o meno problematiche, mille commenti di tutti, “le perdite della grondaia hanno danneggiato l’intonaco del tetto e c’è stato un crollo”, qualche giorno dopo “la boiserie dell’ingresso alle scale – quella che mi piace tanto – è stata inspiegabilmente bucata!” (ma cosa esistono? I vandali della boiserie, adesso?)…cioè, fatemi capire, aspettavano me per succedere queste cose o è normale amministrazione?
Io sono abituata a fare 1000 cose in un giorno, ma di affrontarne solamente una importante alla volta.
Tra l’altro tra fine Gennaio ed inizio Febbraio, dopo una serie infinita di sopralluoghi con operai vari, inizieranno finalmente i lavori di ristrutturazione dell’appartamento ed io sono lontanissima dall’avere le idee chiare su ciò che voglio e sul carattere che voglio dare a casa mia: vorrei quella di qualcun altro già bell’e pronta!!!
Ma ora torniamo a whatsapp: dopo lunghe conversazioni e scambi di idee più o meno geniali, ci siamo lasciati con la promessa/richiesta di incontrarsi prima di Natale (come rovinarsi le ferie) e decidere come affrontare le varie questioni.
La mia primissima riunione di condominio si è svolta il giorno del mio trentatreesimo compleanno nel freddo e nella scomodità del mio appartamento (ma perchè poi ancora non l’ho capito) malamente illuminato da una specie di luce perpetua proveniente dal bagno ed alla quale sono riuscita ad arrivare con ben venti minuti di ritardo.
To be continued…