Mi piacerebbe davvero tanto
fare uno di quei viaggi super lusso bevendo estratti portentosi all’ombra delle palme della mia villa privata, senza badare a spese, ma al momento, quando organizzo un viaggio, lo faccio con un occhio (facciamo due, va) al portafogli.
Per la mia più recente avventura ho scelto la Spagna, non solo perchè è una meta economica, ma anche perchè dopo aver conosciuto Barcellona lo scorso anno (e ve ne parlo qui) mi sono totalmente innamorata di questa terra, per la sua storia, per il suo cibo, la movida, la gente e per la sua rilassatezza. Tutti motivi, questi, che la rendono perfetta per una vacanza ben riuscita.
La scelta questa volta è ricaduta su Siviglia che ho scoperto essere stata eletta “Città dell’anno” da Lonely Planet. Conto comunque di girarla ancora per conoscere sempre di più!
Il risparmio inizia con il volo, come sempre.
Molti di voi conosceranno già Skyscanner, ma per chi fosse nuovo di prenotazioni selfmade lo spiegherò in due-parole-due: è un sito che compara tutti i voli per la destinazione scelta e fornisce il prezzo più economico o il modo più veloce per raggiungere la destinazione scelta (a seconda dei filtri utilizzati).
Poi si passa all’alloggio. Ci sono diversi metodi per risparmiare: io personalmente utilizzo Booking o AirBnb, dove stavolta ho trovato un appartamento carinissimo e super economico in pieno centro.

Siviglia è una città piccola per cui non sarà difficile scoprirla in un weekend e soprattutto senza prendere mezzi pubblici dato che è molto semplice e più bello girarla a piedi.
La caratteristica principale e che maggiormente mi ha colpita è la sua architettura che sottolinea fortemente la presenza della dominazione islamica. Gli androni dei palazzi sono quasi tutti tempestati di piastrelle coloratissime e bellissime, che durante il viaggio ho scoperto avere uno scopo funzionale: servono infatti a combattere la calura e l’umidità (in estate a Siviglia le temperature raggiungono tranquillamente i 40-45 gradi). La maggior parte delle costruzioni è di colore bianco con contorni di un bel giallo acceso.
Ma veniamo alla mia personalissima guida. Con la premessa che la città, nonostante sia piccolina, offre molto da visitare, ho selezionato un tour secondo i miei interessi.
Ovviamente partiamo dalla colazione in un posto delizioso e famoso in città: si chiama Torch coffee ed è un punto di riferimento per i cultori di caffè.(in fondo al post tutti gli indirizzi utili)
Prendete il loro latte (una specie di cappuccino buonissimo) accompagnandolo con un croissant alla francese oppure ad uno dei loro plumcake pazzeschi. La location è minimal ed essenziale e colpisce molto il grande mappamondo disegnato sul muro all’ingresso che impreziosisce tutto l’ambiente circostante.
Da qui si parte verso la prima tappa: il Real Alcazar, il palazzo reale più antico d’Europa, di cui è possibile visitare sia la splendida ed articolata struttura sia i giardini curati e fantasiosi, nonchè pieni di fiori, che sono stati scelti come una delle location per alcune scene di Game of Thrones, serie tv che amo.
Molto vicino al fiume che attraversa la città, il Guadalquivir, la zona ha da sempre ospitato i palazzi del potere proprio per questa sua posizione strategica.
Dopo aver trascorso qui la mattinata si è fatta ora di pranzo. Vi consiglio un posto davvero caratteristico: la Freiduria Puerta de la carne, una bottega che fa fritti.
Semplice e pulita, ha come piatto forte il pesce (io vi consiglio il baccalà ed i gamberi) insieme ad un bel piatto di pomodori freschi conditi con sale, olio ed origano.
Oppure provate il pollo fritto o le crocchette di patate, dicono che qui siano ottimi anche i churros con cioccolato, fatemi sapere se li prendete!

La friggitoria si trova nel cuore di quello che in pochi istanti è diventato il mio quartiere preferito (per qualche verso mi ha ricordato Montmartre): il barrio de Santa Cruz, dove le viuzze sono strette, le porte colorate e bellissime piante decorano i muri ed i patii.
Nel primo pomeriggio per digerire vi consiglio di “scalare” la Giralda, la torre campanaria da cui si gode di un bellissimo panorama a 360° sulla città per poi passare alla visita della Catedral che è un bellissimo e magnificente esempio di architettura gotica. E’ la terza chiesa cristiana più grande del mondo e conserva al suo interno le spoglie di Cristoforo Colombo.
Ho una chicca per voi: se volete vedere il flamenco come dei locals senza spendere nulla se non il prezzo di un bicchiere di ottima sangria (che di media si aggira intorno ai 3€), la sera del giovedì verso le 20,30 recatevi al Sevilla dream hostel & apartments. Vi potrà sembrare una location angusta e forse un po troppo piccola, ma è proprio l’atmosfera perfetta per questa danza che ha bisogno di spazi piccoli che concilino un certo patetismo e sofferenza, davvero emozionante.
Nuovo giorno, nuova colazione
in un posticino delizioso ed instagrammabile, Filo., in una zona non lontana dalla Catedral e da Las setas. Yogurt squisiti, toast, estratti e caffè buonissimi in un ambiente rilassato ed accogliente. Ci si mette in marcia per il Metropol Parasol. E’ un complesso moderno che comprende scavi di epoca romana (l’Antiquarium) e Las Setas, letteralmente “i funghi”, coperture che servono come rifugio dalla calura estiva e che ospitano un mercato.
Poco lontano si trova una delle “attrazioni” che più mi sono piaciute. La casa de Pilatos, una bellissima dimora appartenente alla casa Ducale dei Medinaceli. Deve il suo nome a Ponzio Pilato poichè il suo nome era legato alla Via Crucis (era una delle stazioni) che si iniziò a celebrare a Siviglia agli inizi del XVI secolo.

Ovviamente per pranzo vi consiglio tapas, ma questa volta di un certo livello per cui vi mando da Pierro Viejo tapas bar, dove dovrete assolutamente provare il salmorejo, le crocchette di prosciutto e le patatas bravas più buone che abbia mai provato.
Ad un centinaio di metri prendete un caffè e biscottini di frolla tipici nella pasticceria più famosa della città, la confiteria La Campana, in bellissimo stile Art Nouveau.
Dopo un po di relax è ora di prepararsi per la cena. La prossima tappa è la passeggiata a la Triana, la zona della città al di là del fiume (un po come Trastevere) collegata a Siviglia dal Puente de Isabel II, detto “de Triana” ed il primo nella storia di Siviglia ad attraversare il Guadalquivir.
Il lungo fiume è pieno di ristorantini carini dove mangiare tapas aspettando il tramonto. Uno su tutti si chiama La Cucana, dove potrete provare un delizioso piatto tipico andaluso, espinacas con garbanzos, ovvero spinaci con ceci cotti con paprika e cumino, un sapore nuovo e davvero sorprendente. Ovviamente non può e non deve mancare la Sangria, ma quello è sottinteso.

Se state cercando serate più “movimentate” (contate che Siviglia non è Barcellona, ma qualcosa da fare si trova smepre!) potete spostarvi verso la Alameda de Hercules, dove nel weekend si ammassano giovani e turisti in cerca di movida. E se avete ancora appetito stuzzicate qualcosa alla Cerveceria Miarma Alameda dove fanno un’ottima tortilla de patatas e dei crostini con salmorejo e pesce che sono la fine del mondo.
Dopo una serata esplosiva
ci si alza con calma e si fa una colazione leta e di tutto rispetto. Da Pan y piu che è un forno caffetteria che regala emozioni ed è consigliato dalle guide.
Qui provate la palmera, ovvero quelle che noi conosciamo come palme di pasta sfoglia (io l’ho presa kinder ed è divina!), la millefoglie o il più leggero bollo de leche, che è un delizioso panino dolce, al latte.
E’ ora di rimettersi in marcia ed oggi, prima di tornare a casa, si visita un altro dei luoghi iconici di Siviglia: Plaza de Espana.
Realizzata per l’Expo del 1929 è una costruzione semicircolare in mattoni e piastrelle che si trova nel fantastico Parque Maria Luisa. E’ attraversata da un canale e fiancheggiata da due altissime torri; le panchine che ne costellano i bordi sono dedicate a tutte le province spagnole decorate con le immagini di personaggi e fatti storici.
Sicuramente in città c’è molto altro da vedere, visitare e scoprire, per cui lasciatevi trasportare e buona vacanza!
Indirizzi utili
- Torch coffee: Ave. Paseo de las Delicias, 3
- Real Alcazar: Patio de banderas, s/n
- Freiduria Puerta de la carne: Calle Sta. Marìa la Blanca, 36
- Catedral + Giralda: Av. de la Constituciòn, s/n
- Sevilla dream hostel & apartments: Calle Pascual de Gayangos, 32
- Filo.: Calle Hernando Colòn, 19
- Metropol Parasol: Pl. de la Encarnaciòn, s/n
- Casa de Pilatos: Pl. de Pilatos, 1
- Pierro viejo tapas bar: Calle Arguijo, 3
- Confiteria La Campana: Calle Sierpes, 1-3
- La Cucana: 11, Calle Betis, 9
- Cerveceria Miarma Alameda: Alameda de Hercules, 35
- Pan y piu: Calle Cabeza del Rey Don Pedro, 15
- Plaza de Espana: Av. de Isabel la Catòlica
Mi piacerebbe da impazzire visitare Sevilla, quindi mi è piaciuto un sacco questo tuo articolo, anche perchè adoro i travel post! Mi piace molto il tuo blog, ti andrebbe di seguirci a vicenda?:)
https://julesonthemoon.blogspot.com/
L’altro centro del quartiere e il mercato, o meglio i mercati: oltre infatti al mercato alimentare Feria, che e il piu antico a Siviglia e dove a La Cantina si mangia, secondo i locali, il miglior pesce fritto della citta direttamente dal banco del pesce. Il mercato piu suggestivo e il mercato di El Jueves (tutti i giovedi, tranne il Giovedi Santo, dalle 7:00 alle 15:00), una sorta di mercato delle pulci che risulta essere il piu antico mercato ancora operativo di tutta Europa: vi trovate libri, giocattoli, stoviglie, ma anche vestiti e accessori di seconda mano. La cena a questo punto potrebbe essere nel secondo tapas bar della citta che abbiamo amato, il Mamarracha . Interni di design con legno chiaro, piastrelle cangianti e un giardino verticale a parete a fare sfondo alla vostra cena. Iniziate con un mini gin tonic o un Vermut El Bandara, per poi assaggiare un po’ di tapas di verdura, carne e pesce. Sono tutte cotte sulla brace del forno Josper e sono la specialita del locale. Se amate la contaminazione ordinate le melanzane affumicate glassate con miso, miele, yogurt e sesamo dalla perfetta consistenza morbida e compatta insieme e un concentrato di gusto nipponico, oppure gli scampi alla griglia con maionese allo sherry o ancora le cozze con cipolla rossa, coriandolo e peperoncino verde..