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Travel – GLION INSTITUTE OF HIGH EDUCATION: lavorare nel mondo del lusso. Il mio viaggio a Montreux.

17 Aprile 2018 7 Giugno 2018 flavia priolo2 comments5511 views


Una delle mete preferite dagli svizzeri per ricrearsi e godersi le meraviglie della natura è sicuramente Montreux.

Lo so perché in due giorni me ne sono innamorata ed è lì che tornerei per staccare dalla routine.

In quest’atmosfera di panorami splendidi e paesaggi fantastici sorge, dal 1962, il Glion Institute of Higher Education, centro che offre corsi di formazione in hospitality, luxury ed event management: in soldoni prepara gli esperti del lusso di domani.

 

Accoglie studenti da tutto il mondo (10% dalla Svizzera ed il 90% stranieri) in 3 diversi campus (tra Svizzera e Gran Bretagna).
Il campus è favoloso, una struttura in cui si sposano elegantemente la classicità e la modernità gode di un affaccio mozzafiato sul lago di Ginevra.

 

La preparazione segue il modello svizzero di ospitalità combinando l’istruzione pratica in cucina, servizio e gestione delle camere. Il Glion ha sperimentato un aumento della domanda da parte di società di beni di lusso nel reclutare studenti per la loro formazione ed esperienza nel trattare con una clientela esigente.

I ragazzi entrano nell’accademia del lusso molto giovani, appena concluse le scuole superiori: i primi anni di studio (7 semestri totali) prevedono l’insegnamento per il miglior servizio clienti e prevedono 2 semestri di tirocinio in cui si mette in pratica ciò che si è studiato, acquistano confidenza ed esperienza sul campo…non avete idea da quale disciplina e motivazione siano spinti!!

 

 

 

 

Finiti questi tre anni e mezzo i successivi 2 anni li preparano a diventare i nuovi manager di brand di lusso del futuro.
In questa ultima parte del percorso è previsto un anno di lavoro o Final Management Project Hospitality.

Il mondo del lusso viene fatto conoscere in modo che gli studenti possano far vivere al cliente la miglior esperienza possibile e trasmettere sensazioni di benessere in un ambiente curato ed elegante.

 


L’intero percorso rende i ragazzi capaci di andare diretti ad una posizione di responsabilità e cominciare a lavorare immediatamente nel mondo del lusso ad un livello professionale.

Ho parlato con alcuni studenti ed osservare l’operato nel campus e percepito tutto l’impegno e l’accurata preparazione che viene fornita loro. Ed ancora ho avuto modo di far parte di questa realtà sia come “studentessa” (partecipando ad un workshop di cucina e sperimentando anche l’assoluta professionalità dei docenti) sia come ospite, prendendo parte ad una speciale cena di gala presso il Bellevue restaurant, dove i ragazzi fanno pratica in cucina e sala (la cena è stata completamente preparata è servita dai ragazzi) e che è aperto al pubblico a pranzo e cena dal lunedì al venerdì.

 

 

Il ristorante, che prende il nome dall’iconico hotel originariamente situato nell’edificio del XIX secolo, ha riaperto le porte lo scorso 26 Febbraio dopo essere stato rinnovato dall’interior designer Michel Gicquel.
“Al Glion si privilegiano i sensi e le emozioni prima della tecnica, in modo da sviluppare la personalità di ogni alunno ed ingegnarsi a trovare sempre le migliori soluzioni”, ha commentato durante la cena gourmet Fabien Fresnel, direttore operativo del Sommet Education, il gruppo di hospitality che cura Glion.

Vi assicuro che chiamarla cena sarebbe riduttivo sia per la qualità dei piatti proposti (e coordinati dallo chef Dominique Toulousy) sia per la vista mozzafiato di cui si gode dalle grandi finestre del ristorante concepite per incorniciare il lago di Ginevra, le Alpi e rendere il tutto davvero indimenticabile!

 

 

 

 

 

 

Continuando il mio giro per Montreux vi segnalo innanzitutto l’hotel dove ho avuto la fortuna di soggiornare: il Grand Hotel Suisse-Majestic, dove vi sentirete come a casa (e forse anche di più), con la sola differenza che la mattina, al risveglio, ci saranno le montagne a darvi il buongiorno…non male, vero?

Il lungolago è meraviglioso, se dall’hotel vi incamminate verso sud (Quai Edouard Jaccoud) potrete incontrare il Freddy Mercury Memorial con una statua bellissima del cantante inglese che qui ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita.

 

 

 

 

 

Se come me amate passeggiare e la giornata ve lo permette potete percorrere il lungolago per un paio di km tra i fiori, gli alberi e le case estive ed arrivare fino a quella che ho scoperto essere l’attrazione più visitata della Svizzera: Château de Chillon (potete anche raggiungerlo in treno da Montreux – FFS).
Il castello sorge a pelo d’acqua sul Lago Lemano – chiamato così da Giulio Cesare) e controllava i traffici navali della zona, per quattro secoli (dal XII al XVI) è appartenuto ai Conti di Savoia.

 

 

 

 

 

Un’altra passeggiata che consiglio è la visita alla città vecchia di Montreux. Leggermente arroccata rispetto al lungolago è un paese deliziosamente svizzero: casette in pietra con tetti esageratamente spioventi ed imposte di legno colorate.

 

 

 

 

 

 

Salite ed aggiratevi per il centro della città, poi avviatevi verso l’Eglise evangelique.
Dalla via principale, Avenue del Alpes, girate su Rue de la Reuvenettaz (vi avverto, è una della salita, ma ne vale assolutamente la pena) e poi girare a sinistra per Rue de Marchè e proseguite fino ad incontrare Rue du Pont, attraversate il piccolo ponte ed imboccate Rue du temple.
Il piccolo ma aguzzo campanile vi si parerà davanti avvisandovi che siete arrivati a destinazione: qui si gode di un bellissimo panorama sul lago e la chiesetta merita di essere vista sia fuori che dentro. Nonostante sia un po spoglia, invita davvero ad un istante di raccoglimento.

 

 

 

 

 

 

Qualche posto dove mangiare?
A parte il Bellevue che ho amato profondamente sia per gli arredi che per la cucina, vi segnalo Bagel on the way per un ottimo panino al volo oppure C’chocolat, una sala da tè che si affaccia sul lago e dove potrete provare la famosa cioccolata Svizzera in varie declinazioni.
 

 

 

 

 
flavia priolo17 Aprile 2018
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2 commenti

  1. Carlota Farina ha detto:
    5 Maggio 2018 alle 9:23

    Che bello tutto che ci raconti e le foto! Mi tengo bene questo articolo tuo perche sono sicura che presto andrò in Svizzera.

    Baci,
    Carlota xxx

    Rispondi
  2. flavia priolo ha detto:
    29 Maggio 2018 alle 9:40

    Mi fa piacere che seguiate i miei viaggi con tanta passione!!!

    Rispondi

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