Non so bene perchè, ma ogni anno che passa il rientro dalle vacanze è sempre più traumatico. “E certo”, mi dico, “quando passi tutto il giorno sdraiata al sole, fai lunghe passeggiate in riva al mare, ti innamori dei tramonti e trascorri scalza la maggior parte del tempo, il rientro è traumatico. Per forza.”
Come fare?!?
Io solitamente mi metto in cucina: è risaputo che mettersi ai fornelli fa bene al cuore ed allo stomaco…non per niente la chiamano bake therapy.
Da quando sono rientrata non ho fatto altro che preparare cibarie di tutti i tipi e, tra un tè ed una fettina di torta, ho già organizzato mille cene di rimpatriata con gli amici tornando nei posti del cuore o provandone di nuovi!
Un posto tra questi ultimi mi ha stupita positivamente per la sua storia, per la location e, ultimo ma non ultimo, per il suo cibo.
Si chiama Osteria del sole, ha aperto i battenti agli inizi degli anni ’60 ed è giunto alla terza generazione. Emiliano e Ruggero, infatti, sono i giovanissimi proprietari del ristorante nonchè artefici di un delizioso restyling che avvicina tradizione ed innovazione nella location e nel menù.
Le chiavi dell’osteria sono state affidate loro dalla nonna Nunzia che, proprio durante il nostro pranzo, fa capolino nel ristorante. Chiediamo di conoscere la star…e subito comincia con il raccontarci che ogni giovedì la si può trovare in cucina intenta a fare gli gnocchi in casa che poi affida allo chef: ogni settimana un condimento diverso, ed è subito amore.
Per non parlare della presentazione dei piatti…tutti molto belli, abbondanti, ma soprattutto molto buoni. Essendo in parecchi commensali intorno al bel tavolo di legno, ho potuto spizzicare un po e devo davvero dare atto alla cucina di un ottimo lavoro.
Cominciamo dall’antipasto:
– Carpaccio di vitello tonnato
– Calamaro al pangrattato casareccio e limone
ma anche il pasticcio di polpo, patate e menta o le uova di quaglia al tartufo non sono niente male (non in foto).
Arriva la carrellata dei primi:
– tagliolini al rombo, mazzancolle e pachino (che ho preso io e che sono davvero buonissimi)
– paccheri all’amatriciana di polpo
– spaghetti al peperoncino con radicchio, guanciale, pachino e pecorino
Secondi dalla faccia bellissima:
– Baccalà fritto dorato, aceto di mele e maionese alla menta
– Salmone scottato con indivia belga su salsa di ricotta di bufala e barbabietola
Ma sono i dolci a lasciare senza parole, purtroppo non saprei proprio quale consigliarvi, sono tutti deliziosi…forse la cheesecake con la guarnitura di stagione (in foto) o la millefoglie di mele e cannella con crumble e gelato di crema, o ancora la creme brulèe al pepe vanigliato, ma il mio cuore resta in quella ciotolina di affogato al caffè con croccantino di arachidi che (spero) non dimenticherò mai.
Ed ecco fatto, il trauma da rientro è finalmente passato.