Molti di voi negli ultimi tempi mi hanno chiesto come modifico le foto che poi posto sul blog, Facebook, Instagram, ecc.
Non credo ASSOLUTAMENTE di poter insegnare tecniche particolari a nessuno, poichè non ho mai studiato nulla che riguardasse la fotografia nè ho letto mai (e forse dovrei!!!)!
In merito all’argomento finora ho solamente pubblicato una fila senza fine di Instagram stories, ma dato che svaniscono trascorse le 24h ho deciso di creare qualcosa di permanente e consultabile all’occorrenza.
Ed ecco spiegato il motivo di questo post così diverso dal solito.
Prima di parlare nello specifico del mio editing, va fatta una premessa sulle condizioni che preferisco per scattare per dover agire il meno possibile nella post-produzione. Sono delle piccole regole che possono semplificare la vita anche a chi di fotografia non mastica nulla:
– Scattare con luce naturale. E’ ovvio che chi non fa il fotografo di professione non abbia l’attrezzatura apposita per scattare in ogni condizione di luce, per cui ecco svelata la chicca principale;
– A questo scopo sono preferibili le prime ore della mattina (intorno alle 9,00) e al tramonto perchè la luce è più bianca (non blu non gialla, bianca) e neutra;
– Avvicinatevi quindi ad una fonte di luce naturale (io solitamente avvicino la scrivania, i pannelli o semplicemente una sedia) accanto alla finestra e tiro la tenda (bianca) se la luce è troppo forte o diretta.
- Dettagli, con cui conferisco dapprima nitidezza e poi struttura, che calca un po contorni degli oggetti.
- Calibra l’immagine:
- luminosità, solitamente la aumento (+) ma se avrete scattato all’ora giusta e la luce vi sembrerà perfetta, non è uno step obbligatorio;
- contrasto ed atmosfera, li aumento sempre un pochino per dare un po di “personalità” allo scatto;
- saturazione, la aumento (+) quando mi sembra che i colori siano spenti, ma devo ammettere che non ne faccio un largo utilizzo;
- alte luci ed ombre, un po come la luminosità li uso per “combattere” la presenza di ombre fastidiose;
- temperatura, la abbasso (-) per rendere la foto meno gialla e la alzo (+) per renderla meno blu [comunque da qualche tempo su snapseed c’è una voce – bilanciamento della temperatura – che lo può fare in automatico, anche se io non sono mai troppo contenta e ci metto comunque le mani!];
- trasforma, lo utilizzo soprattutto per gli “on-the-table” o quando scatto le foto alle facciate dei palazzi e serve a muovere il piano dell’immagine su un asse verticale od orizzontale;
- selettivo, con questa opzione scelgo di dare luminosità, contrasto e saturazione solo in determinati punti della mia immagine ingrandendo o rimpicciolendo dei cerchi;
- pennello, molto simile al selettivo con la differenza che con questo posso selezionare in modo ancora più preciso il punto da modificare. Schermo e brucio le ombre più scure (quelle che non riesco ad eliminare neanche col selettivo) ed uso “esposizione” per attutire il riverbero della luce (specialmente sui piatti e sui vetri!).