Come tutti saprete (Spero altrimenti ve lo dico ora) la pasta all’amatriciana è da sempre uno dei piatti tipici della tradizione laziale e romana…..è un sugo semplice e rustico che mia madre prepara quando deve cucinare al volo (che chiaramente non vuol dire cucinare volando,ma sbrigativamente!!!)
Infatti in questo periodo è l ideale da preparare se si è soli in casa (come me oggi) e si deve mangiare (per forza) prima di dover ritornare sui libri (per studiare….ricordiamoci che gli esami sono un periodico rinnovamento del dolore per gli studenti,ma anche fonte di grande appetito) senza però dover rinunciare alle squisitezze della buona cucina.
Eh sì….infatti in questi giorni di preparazione degli esami,mi potete trovare:
-in pigiama per mezza giornata sul letto ancora da rifare con 12.000 fogli e libri,penne quaderni e pennarelli;
-vestita (se così si può dire) con le prime cose che trovo nell armadio,tipo gonna,calze e….giacca della tuta (era per rendere l esemepio pregnante,non so se davvero mi vestirei così!!!);
-all università,su un tavolo della biblioteca con la faccia immersa in un librone per venir fuori da qualche termine tecnico che non esiste neanche nel dizionario della lingua italiana (il colmo)!!!!
Si può dire che in giorni così non ho neanche il tempo per mangiare…….che cosa?!!?! Ma stiamo scherzando?Senza mangiare?!No Flavia….non ci siamo…..tutto quello che vi pare,ma digiuna non mi vedrete mai…….e quindi mi preparo l amatriciana che può farmi solo che bene al cervello.
Penne rigate all’amatriciana
-320 gr. PENNE RIGATE
-CIPOLLA
-1 CONFEZIONE DI PASSATA DI POMODORINI DI COLLINA
-70 gr. GUANCIALE
-VINO BIANCO (1 BICCHIERE)
-PECORINO ROMANO GRATTUGIATO
-SALE,OLIO
1)In un tegame far imbiondire mezza cipolla tagliata e sminuzzata con un cucchiaio di olio e.v.o.
2)Aggiungere ora il guanciale tagliato a dadini e farlo rosolare per 10 minuti a fuoco medio.
3)Far sfumare il bicchiere di vino bianco nel tegame col guanciale fino a che non sarà evaporato del tutto,quindi aggiungere la confezione di passata di pomodorini di collina al tutto e alzare la fiamma.
4)Far cuocere il tutto per una ventina di minuti a fuoco allegro.
5)Se si vuole,si può aggiungere un po di peperoncino (anche se vi piace non esagerate altrimenti non è più amatriciana,ma un’arrabbiata-altro piatto tipico romano).
6)Nel frattempo lessate la pasta,ma lasciatela al dente perchè,appena scolata la dovrete aggiungere al sugo,al quale avrete alzato la fiamma per far finire alla pasta la sua cottura.
7)Prima di impiattare spolverate il tutto con abbondante pecorino romano (per l appunto!!) e mantecate la pasta.Versare nei piatti e spolverare ancora con pecorino.ET VOILà…….a voi l’amatriciana dello studente sotto esame pronta per essere divorata!!!!!!!
Ciao, il tuo blog è molto carino.
Belle anche le foto però ti prego, la cipolla nella matriciana, no! E' un delitto 🙂
Ciao,
Alessio
Ciao carissima….allora a me questa tua amatriciana piace tanto…anche noi ci mettiamo la cipolla..ci piace così!!! In bocca al lupo per lo studio…bacioni, Flavia
Beh…io penso che invece il sapore della cipolla,che poi praticamente sparisce nel sugo,proprio per questa caratteristica,faccia risaltare il sapore del guanciale….e poi a Roma un soffrittino è d obbligo….!!!
un piatto all'amatricina e un piatto che non tramonda mai..buonissima..
ciao da lia
la adoro, un classico che non mi faccio mai mancare. ma io coi bucatini, rigorosamente.
un bacione
Comunque il tuo blog è proprio carino, complimenti!
Alessio